MAGGIO 2020
Per Paesi come l’Iran gli attacchi cibernetici sono economici, opachi e di difficile attribuzione. Tale incertezza blocca la reazione del nemico. Sono dunque aggressioni che possono consentire a Teheran di colpire avversari a livello mondiale immediatamente, ottenendo risultati che non avrebbero con un’azione cinetica. Il Dott. Marco Braccioli, nostro socio e co-direttore Cybersec della Fondazione Icsa, nel suo articolo analizza il progetto, la struttura di comando, le armi cyber dell'Iran.
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Fonte: Airpress n. 180 - febbraio 2020
