Nell'era dell’Information Warfare la disinformazione digitale e le Fake News si diffondono con velocità e precisione senza precedenti, influenzando opinioni pubbliche e decisioni strategiche che possono cambiare persino gli scenari geopolitici. Parallelamente, l’utilizzo di intercettazioni elettroniche non legali da parte di attori statali e/o criminali sta aprendo nuove sfide nel dominio della sicurezza, mettendo a rischio la riservatezza delle comunicazioni sensibili e la credibilità delle informazioni.
L'Intelligenza Artificiale (AI) gioca un ruolo chiave in questo scenario: da un lato, può essere utilizzata per automatizzare e amplificare campagne di disinformazione e cyber espionage., mentre dall’altro potenzia gli strumenti di Cyber Threat Intelligence, permettendo di rilevare minacce emergenti e manipolazioni dell'informazione in tempo reale. Si consideri che in ambito militare tale tecnologia è al di fuori dell’AI Act, in quanto strumento capacitivo militare e di predominanza tecnologica, stabilito come regolamento europeo e ufficialmente entrato in vigore a partire dallo scorso agosto 2024, la cui completa applicazione è prevista per il 2026.
Le soluzioni di nuova generazione hanno la capacità di contrastare queste minacce ibride, non solo in ambito Difesa garantendo videocomunicazioni estremamente sicure e la protezione delle infrastrutture strategiche contro attacchi cyber, ransomware, ricatti, furti di informazioni cruciali; ma anche in ambito Protezione Civile e Sicurezza Nazionale per monitorare il territorio, i confini, il dominio subacqueo e prevenire gravi incidenti, sabotaggi, perdite di produttività e conseguenti danni di immagine e di reputazione delle aziende che subiscono tali attacchi.
In tale contesto, i programmi di Ricerca scientifica nazionali ed europei e le attività industriali devono contribuire a realizzare soluzioni per minimizzare le minacce poste alla cybersecurity nazionale da tecnologie e software prodotti da nazioni straniere avversarie, potenziando le capacità di protezione delle aziende, delle infrastrutture critiche e operative da cyber-attacchi e spionaggio politico criminale, terroristico o militare, sulla base di quanto definito dal Framework nazionale per la cybersecurity e la data protection.
Pertanto, l’evento organizzato da AFCEA Capitolo di Roma si pone l’obiettivo di esplorare le complesse relazioni tra innovazione tecnologica e sicurezza informatica, analizzando come l’AI e la Cyber Threat Intelligence possano diventare strumenti essenziali per la difesa dalle minacce ibride, la protezione delle infrastrutture critiche e la salvaguardia della fiducia nelle informazioni digitali. Attraverso il contributo di esperti del settore, professionisti della sicurezza e rappresentanti istituzionali, verranno analizzate le strategie di contrasto alle minacce digitali, le relative implicazioni tecnologiche, le intercettazioni elettroniche in ambiti come Difesa, Protezione Civile e Sicurezza Nazionale esplorando inoltre le nuove frontiere della guerra dell’informazione in uno scenario di conflitto ibrido globale.